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L'agile testo, una vera chicca per studiosi e appassionati, e per semplici lettori, è stato curato e tradotto dal prof. Domenico di Iasio, che è anche l'autore di un'interessante introduzione che spiega e contestualizza l'opera rousseauiana. Rousseau immagina di scrivere una lettera a Crisofilo, personaggio fittizio che simboleggia la ricchezza. A differenza, però, di tutti gli altri uomini ricchi, Crisofilo vuole arricchirsi non per trattenere la ricchezza presso di sé e godersela fino in fondo, bensì per elargire beneficenze ed attingere per questa via la felicità. Sarebbe, dunque, il piacere dell'altruismo, non l'egoismo, la molla propulsiva che spinge Crisofilo ad attingere ricchezze e, contestualmente, felicità. Il Discorso sulle ricchezze non ha una struttura teoretica complessa, al contrario è semplice, lineare, ma radicale e risulta attuale perché induce oggi a riflettere sullo stesso fenomeno, sul divario cioè tra ricchezza e povertà che, nell'era della globalizzazione, si fa sempre più pressante ed emerge sempre più come questione storica di fondo, sia al Nord, all'interno stesso dell'opulenza, che al Sud del Mondo, nel campo dell'indigenza.